Il popolo illirico dell odierno sud Italia

di blogo Gen 16, 2023

In questa breve ricerca storica, cercherò di esplorare le relazioni tra le popolazioni che si stabilirono in Puglia intorno al 2500 a.C. provenienti dai Balcani e di sfatare alcune presunzioni di carattere etnico e regionalistico.

Secondo una studiosa albanese, il popolo più antico dei Balcani è identificabile con il popolo albanese, che abitava un vasto territorio che si estendeva dall’Adriatico al Danubio. I suoi antenati venivano chiamati Illiri.

Gli Illiri erano suddivisi in tribù: Ardiani, Labeati, Liburni, Dalmati, Veneti, Messapi e Japigi. Gli Japigi con i sottogruppi dei Dauni e Peuceti si insediarono nella parte meridionale della penisola italiana.

Gli Illiri furono tra i primi popoli ariani a giungere in Europa, e il loro paese era detto Illiria. Furono i primi ad entrare nell’età del ferro, verso il 1100 a.C. e quindi si trattava di una civiltà molto evoluta.

Le loro conquiste e la loro forza si debbono anche all’uso di un metallo rivoluzionario per l’epoca. Fu quindi facile per loro addentrarsi nell’Italia del Nord molto prima dei Celti, e stanziarsi nell’attuale Veneto e quindi anche sulle coste adriatiche fino all’attuale Puglia.

Attraversarono lo stretto tratto di mare con la Puglia attuale e colonizzarono prima la zona di Brindisi, detta Brenton ovvero “Cervo” per la tipica ramificazione delle calette di quel porto. Anche il resto del Meridione d’Italia e delle Puglie fu abitato da tribù Illiriche: gli Japigi, i cui sottogruppi Dauni, Peuceti e Messapi colonizzeranno rispettivamente l’attuale area Garganica mentre i Peuceti si insediarono nell’attuale area Barese. I Messapi, forse giunti prima si posizionarono nell’attuale Salento.

Il nome Puglia deriverebbe dalla modifica nel tempo di: Japigia-Japulia-Apulia. Sembrerebbe anche che il nome Apulia significhi, latinizzato in a-pluvium (ossia senza pioggia) per la scarsità delle precipitazioni che hanno sempre caratterizzato queste zone.

Il nome Illiri significa “liberi” (anche oggi in Albania, Illir vuol dire “libero”). Questo perché, secondo la storica da cui ho tratto questi spunti, gli Illiri erano un popolo libero che navigava in un mare al quale diedero il nome Ionio (jon in albanese vuol dire “nostro”). Lo stesso mare a cui in seguito i Greci daranno il nome di Egeo (egeo, in greco, significa “mio”) e che molto tempo dopo i Romani chiameranno “mare nostrum”.

Queste antiche tribù abitavano tra i monti e il mare, vivevano fianco a fianco, guerreggiando spesso, e nei tempi di pace scambiando merci e influenzando l’una le abitudini e la lingua dell’altra, prima che il mondo fosse dominato dalla cultura greca prima e di quella romana poi.

Ritornando ai Dauni, questi si posizionarono nella zona che può definirsi l’attuale provincia di Foggia, ma anche oltre fino all’entroterra lucano. Infatti, un sotto gruppo Dauno, i Likey, si addentreranno nell’entroterra lucano (da Likey prenderebbe nome la Lucania, poi Basilicata).

I Dauni avevano dei buoni rapporti con i loro “cugini” Eneti, detti in seguito Veneti, poiché, come già detto, questi attraversando l’Istria si erano posizionati alle foci del Po nella laguna veneta.

Infatti, il Prof. Francesco Tudisco nel suo libro “Il Popolo Apulo” (Bari 1913) afferma testualmente che: “fra i Dauni e i Veneti o Eneti sorsero importanti rapporti per le vie primitive e comode dell’Adriatico per le seguenti ragioni: a) di simpatia fra popolazioni emigrate nello stesso tempo burrascoso e straordinario che fu detto delle guerre troiane; b) perché le terre occupate dai due popoli erano molto simili: vasta la pianura al di là del Po abitata dai Veneti o Eneti, e vasta altresì quella al di là dell’Ofanto dove abitavano i Dauni: lungo era con lembi inondati dal mare quello dei Veneti, appunto come il litorale dei Dauni col Lago di Salapia fatto dal travasamento del mare.

Inoltre, celebre era l’emporio degli Eneti detto poi Aquileia, e altrettanto celebre l’emporio di Siponto. Comune ai due popoli fu l’industria e il commercio. Singolare era l’allevamento dei cavalli presso gli Eneti (o Veneti) e anche i cavalli erano allevati in tutta la Daunia. Era comune anche la produzione della lana, delle pelli.

I due popoli, inoltre, oltre che dalle stesse credenze religiose e rituali, erano accomunati dal mito Diomedeo.

In conclusione, questa breve ricerca storica ha dimostrato che le popolazioni che si stabilirono in Puglia intorno al 2500 a.C. provenivano dai Balcani e che gli Illiri erano tra i primi popoli ariani a giungere in Europa. Le tribù illiriche abitavano tra i monti e il mare, vivevano fianco a fianco, guerreggiando spesso, e nei tempi di pace scambiando merci e influenzando l’una le abitudini e la lingua dell’altra. Le relazioni tra i Dauni e i Veneti erano molto strette, e i due popoli erano accomunati da molte cose, tra cui le stesse credenze

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